L’identità scolpita e dipinta

Storia e bellezza del centro

In pochi altri luoghi come a Cantiano è possibile vivere la storia, non solo studiarla.
L’identità e le origini di questa comunità non sono conservate solo nelle pagine degli archivi, ma sono incise in modo indelebile nella pietra e in ciò che gli uomini con essa hanno edificato. Da Piazza Luceoli, che conserva il nome dell’insediamento Umbro-Romano, solo pochi passi ci separano dalle due antiche fortificazioni che segnano una tappa fondamentale nella fondazione cantianese, dopo il periodo romano e quello travagliato dell’Alto Medioevo. Intorno all’anno Mille furono infatti costruite la Rocca di Colmatrano e la Rocca di Sant’Ubaldo, di cui oggi rimangono alcuni preziosi resti a riprova dell’antico splendore, dove si stabilì Cante Gabrielli, signore che diede il nome alla neonata città, da quel momento inespugnabile guardiana della Via Flaminia.
La pietra ci parla nel centro storico: dalla vicina Gola del Burano viene la corniola, caratteristica pietra bianca che riveste la Torre dell’Orologio e la facciata del Comune, oltre che molte abitazioni. Contrastano con questo candore le fuligginose facciate in Via Augusto Fiorucci, annerite dai fumi che nei terribili periodi di pestilenza si producevano per tentare di igienizzare gli ambienti. Ma Cantiano fu famoso per rimedi ben più sofisticati per affrontare le epidemie, tra cui un balsamo che si diceva miracoloso.
Proprio per ringraziare degli effetti benefici ottenuti da questo medicamento, una nobildonna romana donò la Madonna del Cardellino alla città, opera preziosissima della bottega del Pinturicchio (o del Perugino), fiore all’occhiello del suo patrimonio artistico, conservata nella Collegiata di S. Giovanni Battista, chiesa barocca ricchissima al suo interno. Ma anche altre chiese meritano la nostra attenzione, come la centralissima Chiesa di S. Nicolò e quella di S. Agostino, dal bel portale romanico. C’è spazio anche per il verde al centro di Cantiano: il Parco della Rimembranza è un’oasi, al cui ingresso possiamo ammirare il Monumento ai Caduti. Il parco è dedicato alle vittime cantianesi della Prima Guerra Mondiale, alla memoria di ognuna delle quali è stato piantato, per eternarne il ricordo, un fiero ippocastano.

Cantiano

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