Nel meraviglioso giardino pensile del Palazzo Ducale è incastonato, al suo centro, un raro esempio di meridiana a fondo concavo, frutto della dottrina matematica dei dotti del Rinascimento urbinate, che dialoga in perfetta armonia con le cinque grandi aiuole sopraelevate dalle rare essenze botaniche. Questa attenzione si presenta in ogni particolare del Palazzo ed è curata nei minimi dettagli, come negli innovativi accorgimenti idraulici dei Sotterranei che ospitavano le attività connesse al funzionamento della Corte, dotati di stalle, cucine e perfino del bagno privato di Federico, posto proprio sotto il nucleo più intimo dell’edificio: i due ambienti della cappellina del Perdono e del Tempietto delle Muse e lo Studiolo. Quest’ultimo è il luogo più celebre di tutto il Palazzo, un forziere di incommensurabile bellezza, quella bellezza che scivola sulle pareti lignee riccamente intarsiate, sull’accordo di oggetti raffigurati prospetticamente e ritratti di uomini sapienti che ispiravano la mente, le azioni, lo spirito del Duca. Qui egli raccoglieva tutta la sua cultura, la sua sete di conoscenza: in questo intimo e privato studiolo leggeva testi giuridici, di geografia, di matematica e classici greci e latini.
Il Palazzo Ducale, con la sua inconfondibile fisionomia, riassume nella struttura geometrica, razionale e prospettica gli ideali del Rinascimento. Il proiettarsi verso tutti i lati, adattandosi di volta in volta al paesaggio circostante, la facciata dei Torricini, simbolo della città, il cortile d’onore con il suo disegno di archi e colonne, il gioco di sfumature cromatiche dal rosso mattone alla più chiara pietra calcarea (“Travertino del Monte Nerone”) fanno del Palazzo Ducale realizzato da Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini, una perla racchiusa all’interno della città. Nel fiabesco Torricino Nord del Palazzo, aperto al pubblico, si può salire lungo la spirale della scala a chiocciola raggiungendo il balcone sommitale, per godere del meraviglioso e intatto paesaggio circostante, lo stesso che ritroviamo nei dipinti dei più grandi pittori del periodo. Oggi il Palazzo Ducale ospita la Galleria Nazionale delle Marche, miniera autentica di opere d’arte di inestimabile valore. Qui sono conservati i capolavori di artisti quali Piero della Francesca, Paolo Uccello, Pedro Berruguete, Giusto di Gand, Luca Signorelli, Tiziano, Federico Barocci e soprattutto Raffaello Sanzio, presente nell’appartamento della Duchessa con la sua splendida Muta.
Urbino