Una gioia per gli occhi e per le papille gustative è quanto Cartoceto offre a quanti si vogliano concedere delle prelibatezze uniche e riconosciute a livello nazionale e internazionale e assaporare dei prodotti certificati. Il borgo, infatti, è capofila dell’unica DOP olearia della regione e si caratterizza per una fitta rete di aziende agricole di prodotti preziosi quali formaggi caprini, di fossa, creme, conserve e vinicoli. La storia dietro la certificazione della denominazione di origine protetta è antica. Già dal XVI secolo l’olio era sottoposto a severi controlli: tutte le partite di olive che giungevano ai frantoi dovevano necessariamente essere annotate, per contrastare ogni fenomeno di furto o contrabbando. Ma ciò che rende così speciale l’olio Cartoceto è il territorio in cui sorgono gli olivi, un territorio che risente in maniera benefica del microclima peculiare, delle altitudini non troppo elevate, dei confini dei monti Partemio e della Mattera, del suolo che è prevalentemente tufaceo-arenaceo, delle correnti del fiume Metauro e dei venti freddi che derivano dalle Cesane: tutto ciò ha permesso agli olivi di svilupparsi e l’olio racchiude nel suo sapore tutta l’essenza di questo territorio. Vicino al mare, invece, vengono coltivate le uve Bianchello del Metauro, di origine antichissima: addirittura si narra che Asdrubale, comandante dell’esercito cartaginese, nel 207 a.C., nella celebre battaglia del Metauro cadde rovinosamente perché inebriato dal piacere che la sera antecedente allo scontro derivò dal sorseggiare proprio il Bianchello. Questo vino è il frutto di uva autoctona, tipico della zona del pesarese, che ha sviluppato particolari caratteristiche e una personalità decisa.
È un vino dal sapore secco e gradevole con un delicato profumo che si mescola al suo colore giallo paglierino. Un’altra eccellenza vinicola è il Sangiovese, un vino dalle peculiarità organolettiche originali, che lo differenziano da prodotti provenienti dal medesimo vitigno coltivato in zone diverse. Il suo rosso intenso e il suo sapore richiamano il gusto della ciliegia e dei frutti di bosco. Passando al settore gastronomia, sono i formaggi caprini e quelli di fossa, derivanti da latte di pecora, misto vaccino e di capra, a fare di Cartoceto un’eccellenza in campo alimentare. Freschi e spesso guarniti di erbe e fiori delle colline cartocetane, i formaggi caprini diventano vere e proprie opere d’arte da mettere in tavola.
Ciò che contraddistingue invece i formaggi di fossa è la stagionatura, che si protrae per tre mesi in fosse ovali scavate nella roccia delle case del borgo, come l’antica tradizione vuole, tra fine agosto e inizio settembre.

Cartoceto