Abbiamo già avuto modo di scoprire come l’acqua sia un elemento da cui Cantiano trae grande ricchezza. Le locali sorgenti di montagna, da cui fluisce un’acqua straordinariamente pura e genuina, sono uno degli ingredienti fondamentali anche per ottenere alcuni dei prodotti gastronomici tipici della zona. Il Pane di Chiaserna, per esempio, non avrebbe lo stesso fragrante sapore, quella croccantezza invitante e duratura, se non fosse per l’uso dell’acqua che viene dal Monte Catria durante la lavorazione, effettuata secondo una ricetta tradizionale e severamente rispettata nei tre forni che lo producono, due dei quali situati nella località da cui questo prodotto prende il nome. E che dire della Birra del Catria? L’inebriante bevanda, insignita del marchio “Birra Agricola Italiana”, è prodotta utilizzando per la maggior parte orzo coltivato in loco e acqua sorgiva, a cui il malto si mescola per ottenere un gusto esaltante. Sapori e tradizioni, binomio inscindibile a Cantiano, la cui terra non esaurisce mai i suoi doni prelibati. Come una gemma preziosa, rubino degno di figurare nel diadema di una regina, dal visciolo che a Cantiano cresce spontaneo nasce la ciliegia selvatica che, conservata con sciroppo zuccherino secondo un metodo che risale all’inizio del Novecento, diventa la famosissima Amarena di Cantiano. Una bontà raffinata e stuzzicante che ha conquistato tutta l’Italia, pur rimanendo strettamente ancorata alla produzione locale. Campi, radure e prati nutrono della loro ricca sostanza gli animali al pascolo: bovini, equini e suini sono allevati allo stato semibrado nel benessere di questo territorio, e questo diventa uno dei segreti alla base delle carni e dei salumi pregiati che se ne ricavano. Come un inesauribile forziere, il suolo di Cantiano, grazie alle sue caratteristiche climatiche e geologiche, si schiude per offrirci un altro, succulento tesoro: il tartufo, diamante della terra.
Cantiano