L’Oratorio della Santissima Trinità di Sassocorvaro è un edificio che tende a confondersi tra gli altri che lo fiancheggiano.
Percorrendo la stretta via dove si affaccia, si potrebbe non notarlo. Nemmeno l’interno sembra avere particolarità tali da attirare lo sguardo. Eppure, una sorpresa attende il visitatore che decida di entrarvi. L’Oratorio è infatti meglio conosciuto come Chiesa di San Valentino, perché vi si conserva la reliquia del Santo protettore degli innamorati.
Reliquia oggetto di dibattiti: una lunga querelle ha visto Sassocorvaro contendersi l’autenticità delle spoglie del martire con la città di Terni. Dopo numerose indagini, è ormai indubbia l’autenticità delle reliquie sassocorvaresi, il cui percorso da Roma a Sassocorvaro è ampiamente documentato.
Storia, quella di San Valentino, che si mescola alla leggenda. Si racconta infatti che ai giovani che andavano a fargli visita, il Santo donasse una rosa colta dal suo giardino, che diveniva sugello di amore eterno. La fama di questo protettore degli innamorati divenne tale che da tutta Italia innumerevoli coppie si recavano a ricevere la sua benedizione, costringendo Valentino a scegliere un unico giorno in cui elargirla.
Il giorno scelto non corrispondeva però all’attuale 14 febbraio, che è invece la data in cui il Santo fu brutalmente ucciso, nel 273.
La presenza di questa preziosissima reliquia conferisce a Sassocorvaro un’atmosfera unica, intrisa di romanticismo e passione. La Chiesa di San Valentino corona un borgo che per sua natura è soffuso di atmosfere romantiche
e si offre alle coppie di innamorati come luogo ideale in cui passeggiare mano nella mano.
Stretti l’uno all’altra, mentre si attraversano i piccoli vicoli, avvinti in un abbraccio, lo sguardo si perde nel poetico paesaggio che dà sul lago di Mercatale e su tutto il Montefeltro.
Sassocorvaro